Oggi con il sistema eGate, puntando su affidabilità e l’inconfutabilità del dato raccolto gestiamo circa 1.000.000 di abitanti con la tariffa puntuale e altri 2.000.000 circa con tariffazione tradizionale.
Circa 12 anni or sono sembrava proprio che il percorso obbligato per incrementare la separazione delle diverse frazioni di rifiuto fosse l’introduzione di sistemi di raccolta domiciliare e che il cassonetto stradale fosse definitivamente giunto al capolinea.
Mentre i costruttori di cassonetti seguivano perplessi l’evoluzione del mercato, importanti gestori che avevano investito cospicue risorse nell’automazione dei sistemi di raccolta cercavano di arginare come potevano le richieste di amministratori comunali che auspicavano l’introduzione di sistemi di raccolta che richiedevano di riportare in dietro le lancette dell’orologio e ritornare a metodi di lavoro che solo gli operatori più anziani ricordavano.
In questo scenario che oggi sembra già lontanissimo, emz iniziava a propone soluzioni marchiate eGate per il controllo del conferimento del rifiuto nel cassonetto stradale che riuscivano a portare la separazione del rifiuto fino a quote pari o superiori al 70%, con una serie di vantaggi che andavano dalla possibilità di poter di usufruire del servizio H24 7 giorni su 7 , contenendo significativamente i costi rispetto alla raccolta domiciliare e con una riduzione importante delle emissioni inquinanti in atmosfera. Le soluzioni di emz consentivano inoltre di eliminare i danni fisici a cui sono soggetti gli operatori addetti alla raccolta porta a porta (fonti disponibili a richiesta).
In sostanza ciò che emz aveva fatto era introdurre tecnologia nelle attività di raccolta stradale utilizzandola per controllare il comportamento dell’utente che accedeva al servizio di smaltimento.
Con il passare del tempo e grazie alla fiducia accordataci da gestori grandi e piccoli, lo sviluppo del sistema eGate consente di garantire ridotti consumi energetici, privacy e sicurezza informatica ai massimi livelli e, in ottica Smart City, i protocolli tipici dell’IoT quali Lorawan, Mbus e il più tradizionale GPRS; implementazioni che hanno consentito di dimostrare con i fatti che l’intuizione di emz ha reso possibile un modo nuovo e più moderno di fronteggiare le necessità derivanti dall’applicazione delle direttive comunitarie in materia di separazione del rifiuto.
Dando oramai per scontata la necessità di mettere a disposizione dell’utente una geometria di conferimento esattamente definita e incontestabile, emz ha recepito le indicazioni di una clientela che da alcuni anni ha deciso di intraprendere un percorso di governo dei sistemi e dei processi per la gestione integrata della tariffa puntuale su vasta scala, modificando il sistema eGate applicando appositi sensori sui dispositivi in modo da poter registrare tutti gli eventi in successione durante il conferimento al fine di poter certificare quindi ogni transazione.
Ecco dunque che se la raccolta dei rifiuti viene pagata dall’utente in modo proporzionale alla quantità del rifiuto conferito (PAYT), la perdita di un conferimento equivale né più né meno ad una perdita di denaro. Un dispositivo che non risulta accessibile al conferimento per i più svariati motivi e che non segnala in tempo reale la criticità sopraggiunta costringe l’utente all’abbandono ed è causa diretta di ammanco economico.
L’affidabilità diventa quindi un ulteriore punto focale del sistema ma il nostro vero punto di forza però è un sofisticato sistema di autodiagnosi con segnalazione automatica al centro di controllo (emz o in alternativa direttamente presso il cliente) grazie al quale gli interventi di manutenzione spesso precedono le segnalazioni da parte dei clienti al nostro Call Center e a volte consentono manutenzione predittiva o semplicemente una migliore pianificazione. Ne potremo parlare ad ECOMONDO Padiglione A 6 – Stand 032